Uso corretto delle nuove tecnologie

 

Ridendo e scherzando, ragazzi estraggono tranquillamente dalla tasca il proprio cellulare e fotografano i loro coetanei. Con assoluta indifferenza, gli adolescenti chattano con sconosciuti e sulla rete dilagano i loro numeri di telefono. Ecco uno dei problemi che riguardano i giovani dagli undici anni in su ovvero i nuovi piccoli esperti di tecnologie che spesso, ignari dei pericoli a cui vanno incontro, usano il cellulare come strumento per deridere altre persone, riprendendole e riversando le immagini su Internet, infastidendole ripetutamente tramite computer. Quest’ultimo viene utilizzato dalle giovincelle per parlare con sconosciuti e prendere appuntamento con individui di cui non conoscono le intenzioni.
 
Cellulare e Internet sono importanti strumenti di comunicazione, ma vanno usati con consapevolezza e cautela, cosa che molti giovani non fanno. È per questo motivo che bisogna cercare di sensibilizzare i propri figli in merito ad un loro uso corretto ed è per discutere di ciò che noi, alunni della scuola media “G.F. da Tolmezzo”, martedì 22 febbraio, ci siamo recati all’Auditorium Comunale. Lì ci attendevano il vicequestore di Udine Ezio Gaetano e il professore universitario Daniele Fedeli: un’ora di lezione, interessante e coinvolgente, per approfondire l’argomento e rispondere alle nostre curiosità e domande. L’ora dopo è stata invece dedicata a genitori ed insegnanti.
 
I relatori, in modo semplice e chiaro, hanno insistito sui pericoli principali per i ragazzi che viaggiano nel mondo virtuale senza essere stati educati a conoscerlo realmente fino in fondo.
Non solo ci sono delle norme di buona educazione e rispetto (con divieto di uso esplicitato nel Regolamento di Istituto)che proibiscono, ad esempio, di utilizzare il cellulare in classe, ma possono verificarsi conseguenze legali molto serie per immagini “rubate” e inserite nella rete. I ragazzini, infatti, spesso credono che fotografare o riprendere persone a loro insaputa per poi immetterle nei siti sia solo uno scherzo, ma non è così. Chiunque pubblichi su Internet foto o video senza il consenso dell’interessato rischia di metterne in pericolo la sicurezza. Ci è stato ricordato che dalla rete nulla può essere cancellato definitivamente perché foto e scritte lasciano una “traccia” indelebile: la famiglia del ragazzo che deve rispondere di comportamenti scorretti in questo senso rischia di dover risarcire alla vittima una somma consistente per violazione della privacy.
 
La diffamazione, la presa in giro pesante, la persecuzione via Internet si stanno diffondendo sempre più tra i giovani. Il cyber bullismo è un fenomeno subdolo, cha parte dalla sicurezza di una stanza in cui si è soli, la vittima non è presente. È necessario che gli episodi di maltrattamento vengano denunciati agli adulti (genitori, insegnanti) e/o alle autorità competenti; ma è soprattutto dovere degli adulti, a partire dalla famiglia, insegnare fin da piccoli valori come il rispetto e la tolleranza, perché essi stanno alla base dell’uso corretto e sicuro dei nuovi e straordinari mezzi di comunicazione.

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