Noi alunni della Scuola Primaria di Via Dante, sotto la guida delle nostre maestre,a scuola, analizzando le tematiche dei rifiuti e del riciclaggio, abbiamo preso coscienza delle problematiche che da essi ne conseguono.
Ci siamo chiesti : – Nel nostro piccolo, che cosa possiamo fare? Possiamo riciclare dei rifiuti plastici traendone degli utili da devolvere a chi ne ha tanto bisogno per affrontare la quotidianità?
Ma, … come fare! A chi rivolgerci?
Dopo qualche ricerca, la soluzione è arrivata!
L’esperienza pregressa di alcuni compagni della nostra scuola, ci ha entusiasmato e ci ha condotti al maestro Federico Cecutti di Povoletto che ha operato ed opera, come volontario, in Pakistan.
Sì, proprio in Pakistan, una Terra che si trova nell’Asia Meridionale, che occupa una vasta superficie di quasi 800.000 km2 .
Da Nord a Sud, lo Stato si estende per 1500 km. A Est confina con l’ India, a Nord-Ovest con l’Iran, A Nord-Est con la Cina, a Sud si affaccia sul Mar Arabico.
L’8 Ottobre 2005, alle ore 08:45 ora locale : un violento terremoto sconvolge la zona a Nord del Pakistan: Sono colpite oltre quattro milioni di persone, di cui più di tre milioni restano prive di case.
Un’ enorme catastrofe, un’ennesima catastrofe che colpisce una popolazione già dilaniata da calamità, da eventi storici e dalla povertà.
E’ in questo contesto che si inserisce l’intervento del maestro Federico e di cui noi, bambini della Scuola di Via Dante, ci siamo orgogliosamente resi partecipi attuando il progetto “ Dai tappi alla scuola in Pakistan”.
Il maestro Federico è venuto il 09 novembre a raccontarci la sua esperienza vissuta in Pakistan : i bambini non avevano una scuola da frequentare per avere un futuro migliore.
Allora il maestro ad alcuni suoi amici hanno usufruito dell’opportunità della raccolta dei tappi di plastica e con il ricavato dalla vendita di questi ultimi, hanno finanziato la Scuola primaria nel Nord del Pakistan, nel piccolo paese di Shohal Balakot.
Con i soldi ricavati hanno acquistato il materiale scolastico per i bambini e hanno sovvenzionato gli insegnanti.
Anche noi alunni del plesso di Via Dante abbiamo deciso con grande entusiasmo di contribuire a questa iniziativa.
Uno, due, tre, dieci, cento, mille, diecimila, centomila … grandi, piccoli, … tanti tappi raccolti per poter aiutare i bambini di quel piccolo paesino.
Tutti noi bambini raccogliamo, con l’aiuto di parenti, di amici …, chili di tappi di plastica e li mettiamo nel “mangiatappi” .
Ma sapete quanti tappi servono per fare un chilo ?
Un tappo di bottiglia pesa 3 grammi e quindi ne servono più di trecento.
Perché raccogliere tappi di plastica ?
Tutto questo permette di risparmiare sulle spese di smaltimento dei rifiuti, perché la plastica viene portata in fabbrica dove viene lavorata per produrre altri oggetti e favorisce la raccolta di fondi con la vendita dei tappi.
Infatti i sacchi di tappi che raccogliamo a scuola vanno a finire nella fabbrica di San Vito di Fagagna che paga 0,20 € al kg.
Per racimolare la modica cifra di 200,00 € ci vogliono ben … due mesi e … 1000 kg di tappi.
Così finalmente possiamo contribuire anche noi alla realizzazione degli studi dei nostri amici pakistani per avere un futuro migliore grazie all’istruzione.
Abbiamo agito con il cuore per attuare questo progetto e contribuire al finanziamento della Scuola dei nostri coetanei e fratelli Pakistani che, bambini come noi, è giusto che si vedano riconosciuti il “Diritto all’Istruzione” e il “Diritto di poter vivere l’infanzia” , per prepararsi serenamente a divenire gli uomini di un “domani” migliore e giusto.
Auspichiamo e per questo ci impegnamo, che la piaga del lavoro minorile non debba più esistere e che tutti i bambini grazie allo studio e alla cultura ottengano l’equo riscatto sociale, la realizzazione intellettuale e umana della propria persona e l’uscita dalla povertà.